La Cerimonia di premiazione si è svolta sabato 21 ottobre 2017 al Teatro Comunale Mario Del Monaco di Treviso
Il Premio Goffredo Parise per il Reportage I edizione, a Lirio Abbate, Guy Chiappaventi e Flavia Filippi per la sezione Reportage televisivi, a Domenico Quirico per la sezione Reportage su carta stampata. A Domenico Iannacone e Luca Cambi il premio per la sezione Reportage valori del veneto.
Premiati
- Premio Goffredo Parise per il Reportage – Sezione A
Lirio Abbate, Guy Chiappaventi e Flavia Filippi
“L’uomo nero”
“La ricostruzione della biografia di Massimo Carminati, “l'uomo nero”, offre uno spaccato su molti aspetti della criminalità italiana negli ultimi decenni del secolo scorso, dalla strage di Bologna agli omicidi di Fausto e Iaio, a quelli di Pecorelli, fino al colpo del cavau della banca del palazzo di Giustizia di Roma e poi alla banda della Magliana, per confondersi poi con le trame di “Mafia capitale”.
Una storia sorprendente e ricca di colpi di scena che fa luce su intrecci malavitosi mai definitivamente chiariti e puniti.
Il filmato di Abbate, Chiappaventi e Filippi si distingue per l'accuratezza dell'indagine, l'efficacia della ricostruzione e il sentimento civile che trasmette agli spettatori”
- Premio Goffredo Parise per il Reportage – Sezione B
Domenico Quirico
“Reportage in Mauritania”
“ Domenico Quirico nel solco della grande tradizione dei reportage giornalistici ha esplorato i territori della disperazione africana da dove si muovono le schiere dei migranti per dare conto con puntuale documentazione e appassionata partecipazione delle condizioni di vita alle quali sono condannati. Quirico usa la parola per evocare personaggi e paesaggi, per restituirci odori, suoni e colori, con precisione inequivocabile e con una sorprendente ricchezza di particolari”
- Premio Goffredo Parise per il Reportage – Sezione C
Valori del Veneto
Domenico Iannacone e Luca Cambi
I Dieci Comandamenti “La rivoluzione industriale”
“I drammi umani e professionali di una classe di imprenditori investiti da una crisi che li ha duramente colpiti abbandonandoli in una disperazione senza conforto: partendo dalle migliaia di casi registrati dai centri di ascolto dell'ospedale di Alto Vicentino, le richieste di aiuto di chi non sa come reagire a difficoltà sempre più gravi né sa accettare la vergogna del proprio fallimento.
Dall'altra parte la storia esemplare della tessitura Bonotto, che alla crisi ha reagito investendo sulla qualità del prodotto e sull'impegno dei lavoratori per costruire un diverso futuro.
Domenico Iannacone e Luca Cambi hanno costruito un documentario serio e puntuale che illumina e spiega le questioni aperte dalla crisi degli ultimi anni, non solo denunciando le debolezze di un sistema, ma anche indicando innovative vie d'uscita.”