La Cerimonia di premiazione si è svolta sabato 22 settembre 2018 al Teatro Comunale Mario Del Monaco di Treviso
Riccardo Iacona e Lucia Capuzzi i vincitori delle prime due sezioni del Premio Goffredo Parise per il Reportage II Edizione, dedicate rispettivamente al Reportage televisivo e al Reportage su carta stampata. A Maura Bertanzon il premio per la sezione Reportage valori del veneto.
Premiati
- Premio Goffredo Parise per il Reportage – Sezione A
Riccardo Iacona
“La guerra di Chicago”
“L'inchiesta ricostruisce il diffondersi e radicarsi nella città più violenta degli Stati Uniti di un'autentica guerra combattuta con tutte le armi liberamente in commercio. Iacona esplora coraggiosamente i quartieri più difficili dove lo scontro armato è più feroce e, al tempo stesso, ascoltando chi è contrario alla libera circolazione delle armi, difende con passione la propria scelta non violenta che chiede il disarmo della gente e il controllo del mercato degli strumenti di morte.”
- Premio Goffredo Parise per il Reportage – Sezione B
Lucia Capuzzi
“Quelle miniere della disperazione dove scorrono fiumi di oro sporco”
“ Il dramma della regione amazzonica di Madre de Diòs si sviluppa in questo inizio millennio attraendo i poveri più disperati del Perù – 80.000 giovani e adolescenti – che diventano “schiavi” di un sistema mafioso che li sottomette con la violenza offrendo loro lo sfogo di una rete di prostituzione dove le vittime sono donne e ragazze. L'obiettivo è l'oro che viene estratto e poi “lavato” con il mercurio che avvelenerà le acque dei fiumi”. Lucia Capuzzi ricostruisce con precisione e passione la scena di un inferno che sinora è riuscito a sottrarsi a qualsiasi controllo legale.”
- Premio Goffredo Parise per il Reportage – Sezione C
Valori del Veneto
Maura Bertanzon
“Venezia ad occhi chiusi”
“Una Venezia assolutamente sconosciuta è quella che Maura Bertanzon ci rivela con l'aiuto di due guide speciali entrambe cieche e così noi scopriamo la Venezia che non si vede e le emozioni che riesce a suscitare con gli altri sensi. Bertanzon evoca questa paradossale esperienza con sensibilità e intelligenza.”